Lasciare un posto è sempre qualcosa di difficile, di..
strano.
Lasciare un posto volontariamente è sempre qualcosa di strano perché se lo lasci, un motivo ci sarà. E più si avvicina il momento della partenza, più tutto diventa nitido e quel posto brilla in una maniera in cui non l’avresti visto brillare mai, se fossi rimasto. E’ così che ti puoi profondamente innamorare dei luoghi.
Ma è un innamoramento, si badi bene, non un vero e proprio amore. Sei il Don Giovanni dei luoghi, il gatto degli affetti, e poi…
Niguarda è un posto meraviglioso – potrei dire ora che me ne sto andando. La prima volta che sono arrivata, ho pensato con orrore “Oh mio dio!” e subito dopo “Cavoli, sembra Saronno…”
In effetti sembra proprio un paese a sè (e lo era fino all’inizio del Novecento), ed è tranquillo, e soprattutto lì la Liberazione si festeggia il 24 Aprile. L’ho trovata una cosa meravigliosa, unica, ma dove si festeggia il 24 Aprile in Italia?? Eppure è così.
E poi Via Ornato è una via in cui c’è davvero tutto, soprattutto parrucchieri – diciamo che la loro proliferazione è davvero eccessiva, ma ci sono anche cartolerie, ferramenta, macellerie…
E il Parco Nord è pessimo, è talmente pessimo che, ma almeno ci puoi correre dentro, sentire gli uccellini e vedere che ci sono pure gli orticellini coltivati.
Questa è Milano, anche…
c’è un po’ di Niguarda in ognuno di noi.